Leguminose

Scorpiurus muricatus L.

Specie: Foraggere

Accessione: un ecotipo di SCORPIURO COMUNE

Provenienza: cotiche erbose dei pascoli naturali

Denominazione ecotipo : Tonara

Sito di prelievo : foresta di Uatzo (Tonara)

Specie: erbacea, famiglia delle LEGUMINOSE

Ciclo: annuale

Stipole: lineari

Foglie: non caratteristiche delle leguminose, alterne, semplici, 3-5 nervie, spatolate, acute od ovali, attenuate in un lungo picciolo

Infiorescenza: fiori gialli, riuniti (2-5) in infiorescenze ascellari; vessillo venato di bruno, ermafroditi, zigomorfi, pentameri, sorretti da peduncoli più lunghi delle foglie alla fruttificazione. Calice con denti lineari

Data inizio fioritura: da fine aprile a metà maggio

Frutto: lomento cilindrico, indeiscente, irregolarmente contorto su se stesso, con tubercoli e setole rigide lungo i nervi, di 4-8 x 20-40 mm contenente 2-5 semi

Seme: a forma di mezzaluna, giallastro scuro

Fecondazione: autogama

N° cromosomi: autotetraploide 2n= 28 (x=7)

Peso medio 1000 semi: 3,208 g

Informazioni aggiuntive

Etimologia: Il nome del genere “Scorpiurus” deriva dal greco ‘scorpios’ (scorpione) e ‘oura’ (coda) per la forma arrotolata del legume (coda dello scorpione). Il nome specifico "muricatus”  deriva dal latino ‘murex, muricis’, la conchiglia utilizzata per la produzione della porpora, che nelle spire presenta escrescenze spinose, in riferimento al legume coperto da spine uncinate sulle coste esterne.
Denominazioni nel mondo: Erba lombrica comune, Caterpillar plant, Prickly scorpion's-tail, Prickly Caterpillar, Queue de scorpion, Lengua de oveja, Cornilhao, Skorpionskraut, Skorpionärt
Habitat: specie terofita scaposa (T scap), presente negli incolti aridi e nei pascoli spontanei dei paesi del bacino Mediterraneo fino a 1200 m di altitudine (Euri-Medit.), in particolare in Marocco, Algeria, Portogallo, Spagna, Francia meridionale, Italia meridionale e Sicilia.
La specie Scorpiurus muricatus (2n=28) viene distinta nelle seguenti sottospecie: - Scorpiurus muricatus ssp subvillosus L. - Scorpiurus muricatus ssp eumuricatus L. - Scorpiurus muricatus ssp sulcatus L. Specie simile, con fiori generalmente solitari,  più selvatica e stabile è Scorpiurus vermiculatus (2n=14). Scorpiurus muricatus, facilmente riconoscibile per la crescita strisciante, le foglie spatolate alterne differenti dalle classiche leguminose e i fiori gialli dolci come piselli, è una pianta foraggera (viene anche detta ingrassa-pecore) che al contempo dato il suo portamento svolge un'importante azione di consolidamento del terreno proteggendolo dall’erosione. Le poche ricerche condotte sulla specie evidenziano la capacità di produrre notevoli quantitativi di foraggio di buona qualità, ad elevato contenuto proteico, in grado di conferire pregio ai prodotti zootecnici soprattutto dei formaggi. Non a caso, in Sicilia, gli allevatori attribuiscono alla specie elevata appetibilità e capacità galattogena, tanto che la sua abbondanza incrementa il valore economico del pascolo. Nonostante le sue elevate potenzialità, in Sicilia la raccolta e valutazione di germoplasma ha riguardato soltanto alcuni ecotipi, i cui semi non sempre sono disponibili per gli agricoltori/allevatori zootecnici. Negli ultimi decenni data la riduzione della presenza dello Scorpiurus nei pascoli, soprattutto a causa del sovra-pascolamento, in Sicilia è stata avviata l’attività di collezionamento di numerosi ecotipi, di caratterizzazione per conoscere il grado di variabilità genetica della specie nel territorio siciliano e di valutazione agronomica (in primis per la produzione foraggera e di seme). Non esistono varietà commerciali, iscritte al Registro Nazionale o commercializzate da altri Paesi, ma in Sicilia alcune popolazioni locali sono utilizzate e valorizzate a scopo foraggero.
 Impiego gastronomico: i baccelli contorti, minuscoli, arrotolati, pelosi che paiono dei bruchi spinosi, color verde opaco, possono essere aggiunti alle insalate miste.