Leguminose

Medicago polymorpha L.

Specie: Foraggere

Accessione: una varietà di MEDICA POLIMORFA

Provenienza: cotiche erbose dei pascoli naturali

Denominazione ecotipo : Pratosardo (varietà iscritta al Registro Nazionale)

Sito di prelievo : Pratosardo (NU)

Specie: erbacea, famiglia delle LEGUMINOSE

Ciclo: annuale

Stipole: sfrangiate

Foglie: trifogliate, ovali, con peziolo centrale più lungo dei laterali, bordi lievemente dentati nella parte superiore e presenza di mucrone apicale

Infiorescenza: racemi con 3-7 fiori gialli, su peduncoli inferiori a quelli fogliari

Data inizio fioritura: fine marzo - primi di aprile

Frutto: legume a spirale, con spine corte, contenente 5-6 semi

Seme: reniforme, di colore giallo ambrato

Fecondazione: autogama

N° cromosomi: 2n=14 (x=7)

Peso medio 1000 semi: 3,7 g

Informazioni aggiuntive

Etimologia: Il nome del genere “Medicago” deriva dall’antica regione della Media nella Persia; il nome della specie “polymorpha” deriva dal greco “πολύς polýs” molto e “μορφη morphé” forma, quindi multiforme, poiché dotata di notevole variabilità morfologica.
Denominazioni nel mondo: Erba medica polimorfa, Burr medic, Burr clover, Carreton de amores, Rauer schneckenklee
Habitat: specie tipica delle regioni mediterranee (Euri-medit. divenuta Subcosmop.), è particolarmente diffusa nelle cotiche naturali fino a 1300 m di altitudine.
Utilizzi: ottima foraggera, altamente appetibile e ricca in proteine, Da un trattato in chiave filosofico-poetica in cui si parla tra tante piante anche della medica polimorfa:
<…Evvi un’altra pianta, Medicago polymorpha, la quale può dirsi che assuma una gran varietà di conformazioni, giacché i pericarpi rassomigliano alcune volte a’ corni di lumaca, ed altre a’ bruchi, ora forniti ed ora privi di peli; co’ quali mezzi egli è probabile, che talora eludano la depredazione di codesti insetti…>  questa la traduzione del 1805 dall’inglese di Giovanni Gherardini, medico di Milano, de “Gli amori delle piante”, poema con note filosofiche di Erasmo Darwin medico di Derby (nonno del più famoso Charles); il traduttore sosteneva che “….Molte poesie si sono scritte intorno alle piante, ma nessuno ha mai immaginato, come Darwin fece pel primo, di costruirne un poema dietro il sistema sessuale di Linneo, e  dando figura e vita agli stami ed ai pistilli, che sono appunto i maschi e le femmine de’ fiori...”
 In Cile centrale, dove è ampiamente naturalizzata, è considerata la leguminosa più preziosa per il miglioramento pascoli e la fissazione azotata. In Australia è utilizzata nei ley-farming systems delle coltivazioni cerealicole nelle zone aride o semiaride, con  la semina delle due specie in rotazione, in cui la leguminosa determina l’incremento della quantità di azoto nel suolo. L’elevata percentuale di semi duri permette la costituzione nel terreno di una banca di seme che  consente la rigenerazione della cotica da pascolo dopo la raccolta del cereale. Rispetto alla medica sativa presenta un contenuto minore in fibra e maggiore in grassi e proteine (USDA Farmers Bulletin 693, 1915). Grazie alla sua rapida crescita ed alla capacità di costituire una buona copertura invernale e una cotica densa risulta molto utile sia per il controllo dell'erosione, soprattutto nelle zone siccitose ed in pendio, che per il sovescio al fine dell’incremento dei livelli di sostanza organica. Inoltre la sua capacità di fissare l’azoto atmosferico determina l’aumento della disponibilità di questo elemento nel terreno. Sono stati valutati rendimenti totali annuali di 50-125 kg N/ettaro, con 1.500-8.000 kg/ettaro/anno di produzione di sostanza secca (Clark, 2007) (SAREP, 2013). Attualmente vengono commercializzate diverse varietà di provenienza australiana, ma selezionate a partire da germoplasma collezionato nei Paesi del bacino Mediterraneo. Nel 2016 sono state iscritte al Registro Nazionale delle Varietà due selezioni sarde, una denominata Anglona selezionata dal CNR ISPAAM di Sassari ed una denominata Pratosardo selezionata dall’Agris Sardegna.